Nell’ambito del normale invecchiamento, l’omeostasi energetica del cervello è sottoposta a condizioni sempre più vulnerabili, ossia si verificano situazioni di carenza o insufficienza di energia cellulare e, in conseguenza di tale sottoapprovvigionamento, una cellula interessata non è più in grado di svolgere le proprie funzioni, in parte o del tutto.
Lo stress acuto può portare al delirio, come si osserva in circa il 15% degli interventi chirurgici/anestesia generale in pazienti di età superiore ai 60 anni.
Gli specialisti clinici coinvolti sono ormai unanimi: sarebbe saggio identificare e preparare i pazienti a rischio prima che si verifichi tale evento. Gli esperti neuromedici e neuropsicologici dello SCNSI, in collaborazione con gli scienziati del CABMM dell’Università di Zurigo e dell’industria privata, propongono di identificare i pazienti a rischio con semplici test neuropsicologici non invasivi e di approfondire gli studi.
La presentazione del professor Michael Hottiger mira a fornire una panoramica dei meccanismi cellulari della produzione di energia in un sistema cellula/cellula.